Togliamo la nitidezza a una fotografia e avremo ancora una fotografia
Quali sono gli elementi fondamentali di una fotografia, senza i quali essa smette di esserlo? Parlo di elementi oggettivi, visibili a chiunque, senza dover interpretare o approfondire nulla.
La nitidezza estrema non è tra quelli. Siamo abituati alle foto ultrataglienti, risultato delle elaborazione dei telefonini e/o delle decine di megapixel nativi, poi riscalati a rettangoli di pochi centimetri osservati fugacemente da una distanza, ancora una volta, di pochi centimetri.
Non sono un fan della nitidezza, come accennato nel minestrone di un articolo precedente: quando leggo “che nitidezza!”, sento di aver letto un commento superfluo; intanto, una volta ottenuto un fuoco preciso sul soggetto, non vedo quale altro merito spetti al fotografo di turno, aiutato da automatismi e risoluzione elevatissime.
Proviamo a prende una nostra foto, di quelle più nitide della realtà stessa, innaturalmente affilate. Proviamo ad applicare una leggera sfocatura: non troppa, quanto basta a non tagliarci coi bordi affilati dei soggetti catturati.
Tutta la nostra fotografia è ancora lì, davanti ai nostri occhi. Non abbiamo intaccato la composizione, il contrasto, gli eventuali colori, i soggetti. Non abbiamo danneggiato il racconto, l'opera di documentazione, il momento. Non è detto che in quello scatto ci siano tutte queste cosa, ma non abbiamo aggiunto o tolto nulla.